venerdì, maggio 31, 2013

piante amiche



  
 Lillà
(Syringa vulgaris)


Di origine balcanica, compariva nei giardini 
persiani e indiani da tempi antichissimi.
Si diffuse in Europa a partire dal XVI secolo.
Oggi viene coltivata come pianta decorativa per il suo colore e l'intenso profumo delle sue spighe floreali.
In fitoterapia vengono utilizzati i fiori, le foglie e la corteccia.
I suoi costituenti sono l'olio essenziale (fiore), la vitamina C (foglie), il mannitolo, la siringina, la sostanza amara (corteccia).
Una volta, i decotti ed estratti di corteccia (raccolta in marzo e fatta essiccare) venivano usati per combattere le febbri malariche.
Gli infusi di foglie fresche primaverili sono amaro-tonici.
Per uso esterno, viene utilizzato un linimento antireumatico ottenuto dalla macerazione di fiori freschi in olio d'oliva.
In cormesi, l'essenza dei fiori, molto aromatica, trova largo impiego nella produzione di profumi e saponette.

Era antica credenza che le fate amassero stare tra i fiori di Lillà e che piantato in un luogo lo purificasse dal male. I fiori freschi potevano servire ad allontanare gli spiriti da luoghi infestati. L'olio era impiegato nei rituali di equilibrio mentale, per i poteri psichici e la purificazione.
 Nel linguaggio dei fiori il significato dei Lillà varia a seconda del colore. La varietà bianca assume il significato di fanciullezza, inteso come purezza e verginità, e innocenza giovanile mentre, nella varietà di color viola, significa innamoramento e palpiti d’amore.

mercoledì, maggio 29, 2013

si dice ...

"Camera ardente"

Viene definio "camera ardente" un locale pubblico o privato, appositamente addobbato, dove viene esposta la salma di un defunto per consentirne la visita prima della sepoltura.
L'aggettivo "ardente" deriva da un'usanza molto antica: collocare fiaccole accese nel locale per consentirne la continua illuminazione.
Una curiosità: fu chiamato camera ardente anche uno speciale tribunale francese investito di poteri straordinari per giudicare reati eccezionali, come accadde nel 1535 con eretici ugonotti.
Ciò perchè anche l'aula di quel tribunale era illuminata con fiaccole giorno e notte.

martedì, maggio 28, 2013

storie d'amore




C'era una volta un Comune d'Italia che aveva deciso di rifare la pavimentazione del marciapiede della via principale.
Arrivarono gli operai, con una bella rete rossa recintarono l'area dove lavorare , distrussero il vecchio marciapiede e presto sorsero montagnole di sampietrini, quei cubetti di porfido grigio che mastri competenti usano con perizia.
I paesani spesso si soffermavano a guardare. Si vedevano anziani pensionati con capelli bianchi e un po' di pancetta, le mani dietro la schiena, guardare e chiedere spiegazioni; bambini affascinati dal "mazzapicchio", la caratteristica mazza che si batte sul sampietrino, strattonati dalle nonne che avevano fretta di tornare a casa; persino qualche cane, quasi a voler già segnare il proprio territorio.
I "serciaroli", impassibili, accucciati, con l'eterna sigaretta in bocca, continuavano l'opera:  la corda tesa fra due picchetti, un sampietrino dopo l'altro, dalla mattina alla sera a formare archi perfetti.
Giovanni era un assiduo ed attento frequentatore del cantiere. Da quando era andato in pensione, malgrado fosse sempre impegnato in attività diverse, aveva molto tempo libero. La mattina usciva di casa verso le nove e di buon passo andava in edicola a comprare il giornale. Doveva essere di "carta", doveva sentire il profumo della stampa, il fruscio delle pagine. Quelli on line non gli piacevano, non riusciva ad accettare quella modernità. Poi caffè e, magari qualche volta, una brioche.
Era ancora molto innamorato di sua moglie, con la quale divideva la vita da tanti, tanti anni, alcuni felici, altri meno, come sempre.
Un giorno dopo l'altro vedeva procedere il lavoro, vedeva i  sampietrini diminuire di quantità ed un pensiero, anzi un desiderio ardente, si era insinuato nella sua mente: rubare un sampietrino! Ma cosa doveva fare con un sampietrino? Aveva un progetto, voleva donarlo alla moglie. Ma, un sampietrino?
Finalmente una sera di pioggia, la strada deserta, nessuno in giro con quel tempo, sembrava novembre ed invece era maggio, Giovanni ne approfittò e, con fare furtivo, si impossessò di un sampietrino, grigio, lucido di pioggia.
Tornò a casa e, munito di scalpello e martello, incise sul sampietrino "Giovanni e Maria" , così come aveva inciso i loro nomi sul tronco del pino marittimo nella pineta in Puglia, dove si erano conosciuti ed innamorati 40 anni prima.
Tornò al cantiere, inseguito dalle parole della moglie, che, sorridendo compiaciuta, lo rimproverava, gli chiedeva di non uscire con quel tempo.
Il sampietrino scolpito fu abbandonato fra gli altri ed ora, incastonato come un diamante in un anello d'amore, fa parte del marciapiede di quel paese.
Chissà se durerà tanto quanto l'amore di Giovanni e Maria.



lunedì, maggio 27, 2013

poesia



 Vita


La vita scorre attraverso il mio tempo,
e io, un volto non rasato,
dove le rughe sono profonde, analizzo
le tracce.

Pensieri come bestiame,
avanzano sulla strada per bere,
estati perdute ritornano, ad una ad una,

profonda come il cielo viene la malinconia,
per la pianta di carice che fu,
e le nuvole che allora rotolavano più bianche,

eppure so che tutto è uguale,
che tutto è come allora e irraggiungibile;
perché sono al mondo,

e perché mi prende la malinconia?
E gli stessi lillà profumano come allora.
Credimi: c’è un’immutabile felicità.

Lars Gustafsson

domenica, maggio 26, 2013

una ricettina sfiziosa

pollo saporito


ingredienti

500 g di petto di pollo ( o di tacchino) a tocchetti 
100 g di olive verdi
aglio, cipolla, basilico, prezzemolo
1 bicchiere di vino bianco
olio, sale 

Metti a scaldare una teglia da forno per 5 minuti.
Ungi i tocchetti di pollo con olio d'oliva, sistemali nella teglia calda e lasciali riposare per 5 minuti.
Trita uno spicchio d'aglio e una cipolla e versa il tutto nella teglia.
Rimetti in forno per altri 5 minuti a 175°.
Versa ora il vino bianco sul pollo e aggiungi le olive denocciolate.
Aggiusta di sale, spolvera con basilico e prezzemolo tritati ( se ti piace, usa il timo al posto del prezzemolo) e servi.

Buona domenica a tutti!

sabato, maggio 25, 2013

cibi salutari

Un'antica abitudine: la polenta

Per ridurre il consumo di pane e quindi di farina raffinata, glutine e lievito, si può mangiare della polenta.
E' alimento molto versatile, in versione morbida o a fette, che può accompagnare un secondo o un contorno di verdure.
In alcune regioni si prepara con il latte, ma è meglio usare l'acqua.
Vanno bene anche la polenta di mais istantanea o precotta, oppure il semolino di riso, di farro o di miglio.

Crostini di polenta

ingredienti
1 panetto di polenta già pronta
5 cipollotti 
50g speck
50 g groviera grattugiato
brodo vegetale, olio, sale, pepe

Pulisci i cipollotti, lavali, tagliali a fettine e falli rosolare in un padellino con un cucchiaio d'olio a fuoco medio.
Quando saranno trasparenti, aggiungi un mestolo di brodo vegetale, aggiusta di sale, aromatizza con pepe macinato fresco e fai cuocere coperto per 5 minuti.
Taglia il panetto di polenta a fette alte 1 cm, disponile in una teglia foderata con carta forno e cospargi con i cipollotti, con lo speck tagliato a listarelle e il groviera grattugiato.
Inforna a 200°C per 10 minuti e servi i costrini caldi come antipasto.

venerdì, maggio 24, 2013

piante amiche

Iperico

L'erba Iperico è chiamata anche "Erba di San Giovanni" in virtù di San Giovanni Battista. Secondo l'agiografia, Giovanni Battista venne ucciso barbaramente, e i fiori di Iperico ricordano il sangue del Santo: se stroppicciati tra le dita rilasciano un liquido rosso.
Nell'antichità l'Iperico veniva chiamato "Erba scaccia Diavoli": il suo potere occulto era quello di liberare luoghi e persone da pensieri maligni, perchè come demoni infuocati generavano paure nascoste.
La pianta fresca o secca veniva applicata direttamente sulla pelle, oppure la si appendeva nelle case o davanti all'uscio; la si metteva persino sui tetti contro i fulmini. Il suo "influsso" benefico agiva quando nell'aria circolavano grosse (e terribili) emozioni negative, che compromettavano appunto l'equilibrio psico-fisico.
Per usi erboristici, si raccolgono i fiori e tutta la parte alta della pianta durante l'estate (giugno - agosto); si usa fresco o secco; la tradizione vuole che il giorno di raccolta sia la domenica, nelle ore calde del mezzogiorno, con tempo soleggiato e senza vento, durante il periodo di luna crescente.
La parte oleosa dell'Iperico - chiamata comunemente "Olio di San Giovanni" - viene usato per massaggiare le zone del corpo doloranti:

- lenisce i dolori mestruali, calma le coliche, se si massaggia  rispettivamente il basso ventre e il pancino dei bambini;
- scottature da fuoco;
- ferite e escoriazioni;
- tagli e crepe della pelle;
- vene varicose


In genere l'Iperico è utile per un piacevole massaggio su tutto il corpo. 
E' importante non esporre al sole diretto le parti su cui è stato appena applicato l'olio di Iperico perché potrebbe provocare macchie.

La tisana composta da Iperico, Tiglio e Melissa in parti uguali - bevuta lontano dai pasti 2 volte al giorno - è indicata come calmante, rialassante e antidepressivo. Inoltre favorisce il sonno.

La ricetta della tisana del buonumore è la seguente:

40 g di iperico - 30 g di Melissa - 15 g di Biancospino - Issopo gr 15

Questa  tisana aiuta durante i malumori, quando il tono è basso, tendente al  depresso; oppure negli stati ansiosi e/o nell'agitazione nervosa. Si  suggerisce di bere tre tazze di infuso caldo lontano dai pasti.

Controindicazioni:  nelle dosi indicate, l'Iperico non presenta nessuna problematica, salvo  i casi di intolleranze e allergie specifiche alla pianta.

Se ci si prepara invece una tisana con Iperico, Issopo, Timo in parti uguali, si trae giovamento sulle vie respiratorie poichè ha un'azione balsamica: scioglie i catarri e calma la tosse.


giovedì, maggio 23, 2013

curiosità in cucina

Il raviolo

Il termine "raviolo" sembra provenire da "rabiola", etimo medievale dal latino "rapa".
Anticamente il raviolo era un involucro di pasta ripieno di ricotta e foglie di rapa.
Oggi alla ricotta si aggiunge anche la carne.
Sono poche le notizie che riguardano la sua nascita: quadrati di pasta contenenti un ripieno sono diffusi in diversi paesi come la Cina, il Giappone e la Thailandia.
Prodotto tipico della cucina italiana, soprattutto in quella centro-settentrionale, il raviolo é mutevole nel nome: diventa agnolotto o agnellotto in Piemonte, tortello in Emilia e Lombardia, tordello in Toscana.
In molte regioni d'Italia il termine indica un prodotto dolce, ripieno di ricotta e fritto.

mercoledì, maggio 22, 2013

ecco perché...

...é nata la leggenda dei bambini portati dalla cicogna




 

La tradizionale leggenda della cicogna che porta i neonati é antica di secoli e rinvia a un tempo in cui l'uomo viveva a contatto con la natura.
La cicogna era allora molto diffusa in tutta l'Europa, giungendovi in primavera dall'Africa, dove passa l'inverno, e aveva l'abitudine di fare il nido sopra i comignoli delle case, privilegiando le abitazioni in cui saliva il calore del riscaldamento che avrebbe favorito la cova.
Al tempo, per risparmiare, soltanto le case che ospitavano un neonato tenevano acceso il camino in primavera.
L'immaginario popolare associò quindi i due fatti, attribuendo la nascita del bebé come legata all'arrivo delle cicogne.

martedì, maggio 21, 2013

cambiare stile


Nella vita di tutti i giorni c'è una regola d'oro per il benessere di corpo e mente?
Non dimenticarsi mai dei tre pilastri su cui si regge il nostro stato di salute: alimentazione, riposo e movimento.
In particolare l'alimentazione è determinante: come regola generale il cibo deve essere più naturale e meno industriale possibile.
Cercare di evitare gli eccessi di grassi, zucchero bianco e farina raffinata perchè gonfiano e fanno sentire pesanti, l'esatto contrario del desiderio di leggerezza che porta con sé l'arrivo della primavera.
Ovviamente la mente ha un'importanza fondamentale per il benessere della persona.
E' stato dimostrato che esprimere il proprio potenziale creativo attraverso l'arte, la scultura, la pittura, la musica o il teatro può agire come trattamento psicologico.
Aiuta a superare i momenti d'ansia, a dormire meglio, rafforza l'autostima e libera la mente.
Ovviamente si tratta di un percorso di crescita da vivere in leggerezza.
Si può iniziare da soli e poi trovare un gruppo con cui condividere l'esperienza. 
Poi ad alleggerire la vita contribuisce anche l'attività manuale. 
Ognuno di noi possiede attitudini e talenti. Chi ama il profumo del legno può cimentarsi con scalpelli e pialle, chi ama l'alimentazione sana può creare un piccolo orto sul terrazzo con piante aromatiche, piccoli limomi, piante di pomodoro e insalatine miste.
E non si tratta di semplici hobby, ma di doti profonde da far emergere, capaci di liberare mente e animo dalle preoccupazioni.

lunedì, maggio 20, 2013

 
Epigrammaton Liber V Carmen 34, De Erotio: consolatio
Maziale
Hanc tibi, Fronto pater, genetrix Flaccilla, puellam
oscula commendo deliciasque meas,
parvola ne nigras horrescat Erotion umbras
oraque Tartarei prodigiosa canis.
Impletura fuit sextae modo frigora brumae,
vixisset totidem ni minus illa dies.
Inter tam veteres ludat lasciva patronos
et nomen blaeso garriat ore meum.
Mollia non rigidus caespes tegat ossa nec illi,
terra, gravis fueris: non fuit illa tibi.


A voi affido l’ombra di Eròtion

“A te, padre Frontone, a te, Flaccilla genitrice,
affido questa bimba, (tenera) boccuccia e mia delizia,
affinché la piccola Erotion non tema le nere ombre
e le mostruose bocche del cane degl'inferi.
Avrebbe appena completato i geli del sesto inverno,
se fosse vissuta non meno di altrettanti giorni.
Tra così antichi protettori possa (la) birbantella giocare
e il nome mio con la boccuccia (ancor) blesa garrire.
Le delicate ossa sian protette da non dura zolla, e tu,
terra, non esserle pesante: lei non (lo) fu per te.”

venerdì, maggio 17, 2013

piante amiche


Quest'anno ho voluto provare a coltivare un ortaggio in terrazza. Ho scelto il pomodoro, così ho acquistato una piantina e l'ho messa a dimora in un bel vaso esposto a sud. E' cresciuta rapidamente e ieri ho visto alcuni fiorellini, ancora minuscoli, che mi fanno sperare in una ricca produzione.
Se funziona, l'anno prossimo triplico le piante.

                                                                                              
I pomodori oltre ad essere ottimi e versatili, hanno molteplici proprietà:

-  sono considerati come un vero e proprio farmaco naturale adatto per la prevenzione delle malattie che interessano il cuore

-  sono ricchi di vitamina C, un elemento ritenuto fondamentale nel corretto funzionamento del nostro sistema immunitario. L'OMS indica che la quantità di vitamina C da assumere giornalmente debba essere pari a 45 mg. 100 gr di pomodori maturi ne contengono 25 mg, mentre 100 gr di conserva di pomodoro ne contiene 43 mg.

- contengono licopene, potente antiossidante, ed è considerato un alimento altamente protettivo per il nostro organismo nei confronti delle malattie degenerative legate ai processi di invecchiamento.

- I nutrienti fondamentali contenuti nei pomodori, compreso il sopraccitato licopene, conferiscono ad essi delle comprovate proprietà preventive nei confronti del cancro, con particolare riferimento ai tumori che colpiscono il colon e la prostata. 

-  Il consumo dei pomodori può essere considerato adatto a tutti coloro che necessitino di intraprendere una dieta dimagrante. Pare infatti che essi contribuiscano ad aiutare l'organismo nella perdita di peso. Ciò avverrebbe poiché i pomodori sarebbero in grado di stimolare la produzione dell'aminoacido carnicina, utilizzato dall'organismo per trasformare i lipidi in energia. 

-  Il licopene aiuta a previre l'osteoporosi. E' bene dunque consumare alimenti ricchi di licopene ad ogni età a scopo preventivo . Oltre che nei pomodori, il licopene è contenuto in alimenti come angurie, cachi e pompelmi. 

-  I pomodori sono considerati come alimenti in grado di aiutare l'organismo a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue.

-  I pomodori sono, assieme a broccoli, zucchine e zucche, benefici per gli occhi e per la vista, che sono in grado di proteggere per via del loro contenuto di betacarotene e luteina, in grado di ripararli dalle malattie degenerative

-  I pomodori sono in grado di favorire il buon funzionamento dell'intestino per via del loro contenuto di fibre vegetali, contenute soprattutto nella buccia.

- Per via del suo elevato contenuto di acqua, il pomodoro è in grado di stimolare la diuresi soprattutto se è consumato fresco e crudo, senza l'aggiunta di sale. Altri alimenti tipici dell'estate in grado di favorire la purificazione dell'organismo tramite l'eliminazione dei liquidi in eccesso sono angurie, meloni e cetrioli.

giovedì, maggio 16, 2013

curiosità in cucina

Le origini del carpaccio

Il suo nome deriva da un celebre pittore veneziano del rinascimento, Vittore Carpaccio, ricordato anche per le tonalità dei suoi rossi e dei suoi bianchi.
Ad "inventare" il piatto fu Giuseppe Cipriani, proprietario del famoso Harry's Bar di Venezia,  nel 1950, anno in cui si tenne un'importante mostra di Carpaccio a Venezia, per accontentare la sua grande amica contessa Amalia Nani Mocenigo, che non poteva magiare carne cotta.
Il carpaccio consiste infatti in fettine molto sottili di manzo crudo, condite con olio, scaglie di parmigiano e salsa.
Gustoso e sempre attuale.

mercoledì, maggio 15, 2013

ecco perchè...

... la terra è simile ad una nave spaziale

Noi non ce ne accorgiamo, ma la Terra viaggia nell'universo come una nave spaziale. 
Questi i moti principali del nostro pianeta nello spazio: 
- rotazione attorno al proprio asse (alternanza giorno/notte)
- rivoluzione intorno al sole che il pianeta effettua in 365 giorni 
- traslazione, con tutto il sistema solare, verso la costellazione di Ercole
- rotazione del sistema solare all'interno della nostra galassia

martedì, maggio 14, 2013

cambiare stile

Un buon inizio

Dedicarsi un automassaggio stimolante, cinque minuti prima di scendere dal letto, fa iniziare bene la giornata.
Appena svegli stirare gli arti e la schiena, poi sedersi a gambe incrociate e stimolare le piante dei piedi, una alla volta, premendo con i pollici e tirando le dita avanti e indietro.
Piegare le gambe appoggiando i piedi sul materasso e massaggiare i polpacci.
Sarà molto utile lasciare sul comodino alcuni oli essenziale come quelli di eucalipto, pino, lavanda, bergamotto, basilico, eugenia, niaouli.
Va usato prima l'eucalipto, da respirare tre volte per narice. A seguire il pino che apre la respirazione. Dopo, l'eugenia che stimola il pensiero positivo. Quindi procedere con il bergamotto, che apre il cuore con sentore di sole e di mare. La lavanda e il niaouli per rilassare una mente agitata e infine il basilico, per aumentare la concentrazione.

lunedì, maggio 13, 2013

poesia

 
Mai altra che te a dispetto di stelle e solitudini
A dispetto di mutilazioni d'albero all'arrivo della notte
Mai altra che te proseguirà il mio stesso cammino
Più t’allontani più s’allunga la tua ombra
Mai altra che te saluterà il mare all’alba quando
vagabondo esausto io uscito da foreste tenebrose
e cespi di ortiche marcerò verso i flutti
Mai altra che te poserà la mano sulla mia fronte
e sugli occhi
Mai altra che te e nego la menzogna e l’infedeltà
Tu puoi spezzar la cima di questa nave all’ancora
Mai altra che te
Prigioniera nella gabbia l’aquila rode lenta
le sbarre di rame grigioverde
Che evasione!
È la domenica cifrata dal canto degli usignoli
nei boschi verde tenero il cruccio delle bambine
di fronte a una gabbia dove un canarino si agita
mentre nella via solitaria lentamente il sole
l’esile linea sposta sul marciapiede caldo
Altre linee passeremo
Mai altra che te
Ed io sono solo solo solo come l’edera appassita dei giardini
di periferia solo come il bicchiere
E mai altra che te.

  di Robert Desnos

domenica, maggio 12, 2013

una ricettina sfiziosa



  Oggi ho pensato ad un antipasto: semplice, facile da realizzare, gustoso ed appetitoso.
  
Bocconcini di caprino


ingredienti

8 caprini
erba cipollina
10 gherigli di noci
paprica

In una terrina capiente lavora gli 8 caprini con un cucchiaio. Lava e asciuga qualche filo d'erba cipollina e tritala finemente. Trita anche i gherigli di noci.
Dividi il composto in tre parti uguali e aggiungi alla prima l'erba cipollina, alla seconda i ghrigli ed alla terza un po' di paprica.
Forma dei cubetti o delle palline di formaggio e disponile su un piatto da portata. Decora il piatto con qualche filo di erba cipollina e con gherigli interi.
A piacere, puoi preparare i bocconcini anche con prosciutto cotto o salmone affumicato.


Buona domenica a tutti

sabato, maggio 11, 2013

1966 - 2013

Incredibile, ma vero: siamo gli stessi!

1966


2013 con la mamma

domenica, maggio 05, 2013

cibi salutari

Zuppe di cereali senza glutine

In inverno le zuppe sono sempre gradite e si preparano con vari tipi di cereali.
Quelli con più basso contenuto di glutine sono l'amaranto, un cereale molto piccolo, che va bollito per 30 minuti, e il miglio, molto ricco di minerali, che si cuoce in 20 minuti nelle zuppe o in acqua salata.
Ma c'è anche la quinoa, ricostituente, che cuoce in 20 minuti e il grano saraceno, consumato in farina o in chicchi, che cuoce in 30 minuti.
Tutti con il doppio volume di acqua.

sabato, maggio 04, 2013

Dimmi se questo è amore




da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-17790?f=a:3382>

Dimmi se questo è vero, amore mio,
dimmi se questo è tutto vero.
Quando questi occhi scagliano i loro lampi
le oscure nubi nel tuo petto
danno risposte tempestose.
E' vero che le mie labbra son dolci
come il boccio del primo amore?
Che le memorie di mesi svaniti
di maggio indugiano nelle mie membra?
Che la terra, come un'arpa, vibra
di canzoni al tocco dei miei piedi?
E' poi vero che gocce di rugiada
cadono dagli occhi della notte
al mio apparire e la luce del giorno
è felice quando avvolge il mio corpo?
E' vero, è vero che il tuo amore viaggiò
per ere e mondi in cerca di me?
Che quando finalmente mi trovasti
il tuo secolare desiderio
trovò una pace perfetta
nel mio gentile parlare
nei miei occhi e nelle mie labbra
e nei miei capelli fluenti?
E dimmi infine se è proprio vero
che il mistero dell'infinito
è scritto sulla mia piccola fronte.
Dimmi, amor mio, se tutto questo è vero.

venerdì, maggio 03, 2013

piante amiche


Bardana  

(Arctium lappa - Asteraceae)


Il nome Arctium, come tanti altri, fu introdotto nella sistematica da Linneo, ma sicuramente l’origine è più antica. Arctium in greco vuol dire orso. Probabilmente si fa riferimento alla villosità e all’aspetto ispido della pianta. 
Il nome della specie potrebbe derivare dal celtico: llap che in questa lingua vuol dire "mano". Infatti, il fiore, come una mano si attacca a qualunque cosa gli passi vicino. 
Mentre un’altra etimologia lo fa derivare dal greco: labein (attaccarsi), riferendosi sempre al fatto che il frutto si attacca ai vestiti e ai peli degli animali.
La pianta è conosciuta fin dall’antichità come ortaggio e pianta medicinale. Nell’antica medicina popolare era antidoto contro i morsi dei serpenti velenosi e dei cane affetti da rabbia; ciò indica quanto valore si attribuisse alla capacità della bardana di "penetrare" in profondità e di “attaccare” con i fiori uncinati. La Bardana maggiore è una  pianta erbacea, eretta e biennale, appartenente alla famiglia delle Asteracee.
In fitoterapia si utilizzano radici e foglie.
E' efficace all'interno di trattamenti depurativi, ipoglicemizzanti, antireumatici e antisettici, si utilizza contro le dermatosi (acne, eczemi ecc.), il morbillo, la rosolia, il diabete mellito, molte forme reumatiche.

giovedì, maggio 02, 2013

si dice...

... essere in posizione di stallo

L'espressione " essere in posizione di stallo" (dal latino stallum, "sosta") indica un conflitto, una vertenza o una trattativa che si trova in un momento in cui nessuna delle due parti riesce a intravedere una via di sbocco della situazione.
Si tratta di una trasposizione metaforica dello "stallo", la situazione del gioco degli scacchi che si verifica quando il re, muovendo, finirebbe sotto scacco e tuttavia il giocatore non può muovere alcun altro pezzo, per cui la partita viene dichiarata in pareggio.