lunedì, maggio 13, 2013

poesia

 
Mai altra che te a dispetto di stelle e solitudini
A dispetto di mutilazioni d'albero all'arrivo della notte
Mai altra che te proseguirà il mio stesso cammino
Più t’allontani più s’allunga la tua ombra
Mai altra che te saluterà il mare all’alba quando
vagabondo esausto io uscito da foreste tenebrose
e cespi di ortiche marcerò verso i flutti
Mai altra che te poserà la mano sulla mia fronte
e sugli occhi
Mai altra che te e nego la menzogna e l’infedeltà
Tu puoi spezzar la cima di questa nave all’ancora
Mai altra che te
Prigioniera nella gabbia l’aquila rode lenta
le sbarre di rame grigioverde
Che evasione!
È la domenica cifrata dal canto degli usignoli
nei boschi verde tenero il cruccio delle bambine
di fronte a una gabbia dove un canarino si agita
mentre nella via solitaria lentamente il sole
l’esile linea sposta sul marciapiede caldo
Altre linee passeremo
Mai altra che te
Ed io sono solo solo solo come l’edera appassita dei giardini
di periferia solo come il bicchiere
E mai altra che te.

  di Robert Desnos

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