sabato, gennaio 13, 2018

Poesia

“C’è una casa di tronchi
con il tetto di tavole, a sinistra.
Non è quella che cerchi. E’ quella
appresso, subito dopo
una salita. La casa
dove gli alberi sono carichi
di frutta. Dove flox, forsizia e calendula
crescono rigogliose. E’ quella
la casa dove, in piedi sulla soglia,
c’è una donna
con il sole nei capelli. Quella
che è rimasta in attesa
fino ad ora.
La donna che ti ama.
L’unica che può dirti:
“Come mai ci hai messo tanto?”

Carver

lunedì, dicembre 25, 2017

BUON NATALE










Natale. Per la prima volta l'anno si ferma dopo tanto correre e ogni cosa sembra obbedire a una legge segreta di generosità e non ci sono più smagliature e strappi tra gli uomini.
Domani torneranno le spine dei giorni, ma oggi mi seggo a guardare il Presepi e cerco di imparare il respiro sereno del pastore e del bue e dell'asinello.
(Fabrizio Caramagna)

domenica, dicembre 24, 2017

Calendario dell'Avvento








Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la vita sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c’erano sempre ostacoli da superare, strada facendo qualcosa di irrisolto, un affare che richiedeva ancora tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati, in seguito la vita sarebbe cominciata.
Finalmente ho capito che questi ostacoli ...erano la mia vita. Questo modo di percepire le cose mi ha aiutato a capire che non c’è un mezzo per essere felici, ma che la felicità è un mezzo.
Di conseguenza, gusta ogni istante della tua vita, e gustatelo ancora di più perché lo puoi dividere con una persona cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita, e ricordati che il tempo non aspetta nessuno.
E allora smetti di pensare di finire la scuola, di tornare a scuola, di perdere cinque chili, di prendere cinque chili, di avere dei figli, di vederli andare via di casa. Smetti di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarti, di divorziare.
Smetti di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova. Smetti di aspettare la primavera, l’estate, l’autunno o l’inverno. Smetti di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente, e decidi che non c’è momento migliore per essere felici che il momento presente.
La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio.



Lavora come se non avessi bisogno di soldi.



Ama come se non dovessi mai soffrire.



Balla come se nessuno ti guardasse.



(Alfred Souza)

sabato, dicembre 23, 2017

Calendario dell'Avvento

 

 

Braciole di maiale al sidro e gnocchi

È una ricetta un po' particolare: con una salsa di sidro e senape, assai simile, in Bretagna, ci preparano il coniglio.
L'idea degli gnocchi per contorno è veramente buona [in tutti i sensi] e merita futuri esperimenti.
Ingredienti
  • braciole di maiale [1 a persona];
  • sidro [1 litro per 2/3 persone];
  • senape di Digione a grani grossi;
  • latte intero, possibilmente di vera mucca [d'estate] o panna [d'inverno];
  • gnocchi di patate, anche preconfezionati [i De Cecco tengono bene la cottura].
Preparazione
Una braciola che sia una braciola richiede circa 5 minuti di cottura per lato, a fuoco vivo e una sola "girata". Se le braciole che avete comprato son braciole, cuocetele 4 minuti per parte, in una padella antiaderente, senza aggiungere né olio, né burro. Regolate comunque il minutaggio di cottura sullo spessore della carne e fatele cuocere un minuto meno dell'optimum.
Cavate le braciole e mettete a bollire l'acqua per gli gnocchi.
Mettete la padella coi succhi di cottura delle braciole sul fuoco più basso che avete, al minimo. Aggiungete un bicchiere abbondante di sidro. Il resto del sidro torna in frigo e poi a tavola. Aggiungete un cucchiaio abbondante di senape e mescolate piano. Quando la senape si è sciolta, aggiungete a gusto il latte [o la panna] e un pizzico di sale. Assaggiate e regolate di senape, sale, latte o sidro a gusto vostro.
Bollite e scolate gli gnocchi, un pochetto al dente.
Mettete la salsa di sidro e senape in una scodella.
Rimettete le braciole in padella e fatele cuocere ancora un minuto per lato, a fuoco allegro. Abbassate la fiamma al minimo e aggiungete gli gnocchi. Condite tutto con la salsa e fate andare ancora 30 secondi.
Servite caldo, insieme al sidro avanzato, oppure a un bianco profumato genere Traminer o con una birra importante.

(by Davide Riboli)

venerdì, dicembre 22, 2017

Calendario dell'Avvento


Polpette di pesce

Ingredienti per 8
1 kg pesce bianco (merluzzo,
nasello, dentice)
3 cipolle grosse
1 cucchiaio sale grosso
3-4 spicchi aglio
1 mazzetto prezzemolo
1 panino raffermo
2 uova grandi
1 litro olio di oliva per friggere
sale e pepe

Ammorbidire il pane raffermo in acqua.
Sbucciare e tritare gli spicchi d’aglio, sbucciare e tritare le cipolle e lasciarle spurgare in acqua e sale grosso per un quarto d’ora.
Lavare e tritare finemente il prezzemolo, spinare con cura il pesce e tritarlo in modo grossolano.
Riunire in una terrina il pane ammollato e ben strizzato, le cipolle scolate, le uova, il prezzemolo e l’aglio tritato e le spezie, amalgamando con le mani.
Regolare di sale e pepe. Formare con le mani piccole polpette di 5 centimetri di diametro, leggermente schiacciate.
Friggere le polpette nell’olio ben caldo fino a quando non saranno ben dorate e croccanti. Servire come aperitivo accompagnato da spicchi di limone

giovedì, dicembre 21, 2017

Calendario dell'Avvento







Incappucciati, foschi, a passo lento,

tre banditi ascendevano la strada

deserta e grigia, tra la selva rada

dei sughereti, sotto il ciel d’argento.

Non rumore di mandre o voci, il vento

agitava per l’algida contrada.

Vasto silenzio. In fondo, Monte Spada

ridea bianco nel vespro sonnolento.

O vespro di Natale! Dentro il core

ai banditi piangea la nostalgia

di te, pur senza udirne le campane:

e mesti eran, pensando al buon odore

del porchetto e del vino, e dell’allegria

del ceppo, nelle lor case lontane.


Sebastiano Satta

mercoledì, dicembre 20, 2017

Calendario dell'Avvento





Il Natale è una sera di dicembre, il silenzio che dilaga per le strade,
una fiamma custodita tra le nostre mani,
un fiume solitario che torna alla sorgente, la gioia di donare e la gioia di ricevere.
(Francesco Caramagna)