Gibellina è stata ricostruita altrove, una colata di cemento simula il paese com'era.
1971 (6 febbraio) Tuscania, nel Lazio (magnitudo 4,5): un terremoto semidistrusse la cittadina del viterbese, danneggiando gravemente i monumenti romanici e provocando 31
morti.
Gemona |
1976 (6 maggio) Friuli (magnitudo 6,1). Circa 1.000 le vittime.
1979 (19 settembre) Valnerina: il sisma provocò gravi danni a Norcia, Cascia e le aree limitrofe danneggiando i monumenti e provocando diversi morti.
Vallo di Nera |
1980 (23 novembre) Irpinia (magnitudo 6,9): devastate diverse zone tra la Campania e la Basilicata, con danni ingentissimi soprattutto nell'area del Vulture. Distrutti numerosi
paesi, i morti saranno quasi 3.000.
S. Angelo dei Lombardi |
1984 (7 e 11 maggio) Molise, Lazio e Campania con epicentro a San Donato Val di Comino (magnitudo 5,2), 7 morti.
1984 (19 ottobre): Catania con epicentro a Zafferana Etnea. Una vittima, centinaia di sfollati, danni ingenti al Palazzo Municipale e alla Chiesa Madre.
1990 (13 dicembre) Santa Lucia nella Sicilia sud-orientale (magnitudo 5,1): gravi danni ad Augusta e Carlentini con 16 vittime, molti danni nell'area del Val di Noto.
1997 (26 settembre e scosse meno forti nei giorni seguenti) Umbria e Marche (magnitudo 5,6): scosse disastrose ed edifici inagibili nelle zone di Assisi, Colfiorito, Verchiano,
Foligno, Sellano, Nocera Umbra, Serravalle di Chienti, Camerino; 11 morti.
duomo di Foligno |
2002 (31 ottobre-2 novembre) Molise e Puglia (magnitudo 5,4): San Giuliano di Puglia. Crollata una scuola dove morirono 27 bambini; 30 morti in tutto.
scuola elementare Jovine, San Giuliano di Puglia |
Parco della memoria (nato sul sito della scuola elementare) |
2003 (11 aprile) Cassano Spinola, Alessandria (magnitudo 4,6): scossa avvertita in tutto il nord-ovest. Nei giorni successivi la provincia di Alessandria ha stimato danni tra 60 e
80 milioni di euro: 300 sfollati, 5mila case lesionate.
2009 (6 aprile) L'Aquila e zone limitrofe (magnitudo 5,8) tra le frazioni di Collimento e Villagrande, a 5 chilometri di profondità. Centinaia di vittime, molti edifici crollati o gravemente danneggiati; il sisma è stato nettamente avvertito in tutto il centro Italia fino a Napoli. La scossa principale è stata seguita da decine di scosse di assestamento. Dichiarato lo Stato d'emergenza nazionale.
Qui purtroppo la ricostruzione non è mai partita, la città è ancora tutta puntellata e le macerie sono state asportate solo per il 5%: è una vergogna nazionale!
Dal 1968 ad oggi l'Italia è stata devastata a più riprese e solo la buona volontà degli Italiani, la loro generosità, la determinazione, l'amore per il proprio paese ha permesso che la vita andasse avanti.
Questo per me è il miglior modo di festeggiare la Repubblica!
L'art. 1 recita:
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
E l'art. 11:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
4 commenti:
Condivido il tuo modo di festeggiare questa giornata, che è anche il mio.
Ancora una volta, le tue ricerche sono eccezionali, cara Trillina!
Ciao,
Lara
Brava, brava, brava! Perfettamente d'accordo é così che si dovrebbe affrontare ogni emergenza!
Povera Italia! Polemica: ma invece di aumentare ancora la benzina o chiedere i 2€ con un sms (ma le compagnie telefoniche quanto ci guadagnano?), perchè i nostri politici non attingono dove soldi ne girano tanti?....ma poi la parata, per esempio, è stata fatta?
ciao trilli grazie
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