La dolcezza dell'uva non ha eguali.
Per questo in epoche remote era cibo raro che i pastori donavano agli dei per portare, insieme al miele, la dolcezza dell'anno nuovo.
Ancora oggi consumare uva porta fortuna, ci assicura la "benevolenza degli dei".
Bene lo sapevano in alcune aree dell' Appennino centrale, dove era usanza consumare a mezzanotte nove acini tutti insieme, facendo attenzione a non lasciare caderne nessuno. Se fosse accaduto, sarebbe stato di cattivo auspicio.
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