mercoledì, marzo 26, 2014

...si dice





"essere il non plus ultra"


"essere il non plus ultra" vuol dire essere il meglio, il massimo possibile, anche limitatamente a un settore specifico.
L'espressione è una volgarizzazione del latino nec plus ultra che letteralmente vuol dire "non più oltre".
E' la frase che secondo la mitologia classica Ercole incise sui monti Calpe ed Albia, dove pose le proverbiali colonne d'Ercole considerate il confine del mondo, oltre il quale nessun uomo poteva spingersi.
Nell'epoca moderna quel confine è stato identificato con lo stretto di Gibilterra (la porta verso il mare Oceano), ma  per gli antichi greci tali Colonne si ponevano a Est, all'ingresso del Ponto Eusino, il mar Nero. Omero stesso lo definisce uno spazio senza confini e secondo Strabone i greci ai tempi di Omero immaginavano il Ponto Eusino come un altro oceano.
Dante invece pone a cinque mesi di navigazione oltre le Colonne il monte del Purgatorio, che Ulisse riesce a vedere prima che lui e i suoi compagni vengano travolti da un turbine divino (Canto XXVI).
Sulla base della congettura del Divin Poeta, alcuni, come lo scrittore Paolo Granzotto, hanno ipotizzato che Ulisse abbia navigato effettivamente oltre Gibilterra e abbia raggiunto le isole britanniche, terre effettivamente ricche di metalli preziosi agli occhi dei greci di Omero.
Altri, invece, come il giornalista Sergio Frau, ridimensionando le potenzialità della tecnica navale greca, riconoscono le Colonne nello stretto di Sicilia, e Atlantide e Tartesso in Sardegna, anch'essa terra abbastanza rifornita. Tra l'altro a Nora (Pula - Cagliari) è stata ritrovata una stele che riporta la più antica epigrafe che citi Tartesso.

1 commento:

Anna-Marina ha detto...

Oddio, mi sono un po' persa.....