lunedì, dicembre 21, 2009

calendario dell'avvento

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Strucchi Friulani

Per la pasta
20 g di lievito di birra
una goccia di rhum
500 g di farina tipo 00
2 uova intere e 6 rossi
50 g di burro sciolto
300 g di zucchero semolato
una buccia di limone grattugiata
1 bustina di vaniglia
100 g di latte
50 g di panna
un pizzico di sale

Per il ripieno
250 g fra nocciole e noci macinate
25 g di mandorle
25 g di amaretti grattugiati
30 g di marmellata di prugne
30 g di zucchero
30 g di cubetti di arancio candito
20 g di olio di arachide
50 g di pinoli
una scorza di limone
un pizzico di cannella e vaniglia
3 uova
30 g di uva sultanina
1 bicchierino di grappa
1 bicchiere complessivo dei quattro liquori: amaretto, rhum, vermuth, marsala

Preparazione
La pasta:
mescolate tutti gli ingredienti e uniteli alla farina disposta sul piano di lavoro. Impastate a lungo, fino a che non otterrete un insieme morbido e ben liscio. Coprite con un panno e lasciate riposare al fresco per almeno quattro ore.
Il ripieno:
amalgamate bene tutti gli ingredienti, mescolate accuratamente e lasciate riposare.

E per finire:
Stendete la pasta ottenendo una sfoglia di due o tre millimetri di spessore, tagliatela a rettangoli di 5-6 cm di lunghezza e di 3 di larghezza, su cui porrete il ripieno. Chiudete gli strucchi e metteteli in forno per 15 minuti a 120 gradi, quindi disponeteli sul piatto di portata, spennellateli con poco olio di semi e cospargeteli con lo zucchero di canna. Serviteli tiepidi (ma sono buoni anche freddi).


Io li ho mangiati a Cividale del Friuli, città friulana molto caratteristica, fondata da Giulio Cesare e chiamata Forum Julii (foro di Giulio). Successivamente occupata dai Longobardi Cividale divenne la capitale del primo ducato longobardo. Durante la dominazione dei Franchi la città mutò il suo antico nome di Forum Julii in quello di Civitas Austriae. Il termine Civitas si tradurrà in seguito nell'attuale Cividale.

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