giovedì, dicembre 17, 2009

calendario dell'avvento

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La leggenda dell'abete


C'era una volta, un abete che viveva nella grande
foresta insieme ad atri compagni. D'inverno la neve
lo ricopriva col suo candido mantello,
d'estate il sole lo accarezzava con i suoi caldi raggi e gli uccelli che venivano a fare il nido fra i suoi rami gli raccontavano meravigliose storie apprese nei lontani paesi d'oltremare.
Ma l'albero era scontento e si lamentava continuamente, desiderando sempre ciò che non poteva avere e invidiando soprattutto quegli alberi che venivano tagliati e portati dagli uomini verso chissà quali grandiosi destini. Un giorno, finalmente anch'esso fu tagliato e, condotto in città, fu messo in un vaso e deposto in mezzo ad una grande sala. Poi vennero delle persone che lo ornarono tutte con piccoli oggetti luccicanti, candeline multicolori, dolci e balocchi di ogni genere. Quando fu sera, nel salone illuminato entrarono alcuni bambini che, gridando e saltando, saccheggiarono senza pietà l'albero e poi, soddisfatti, se ne andarono. Allora l'abete fu spogliato di tutti gli ornamenti e fu portato in solaio dove venne abbandonato al buio insieme ad altre cose inutili.
Rimasto solo, esso pianse amaramente sulla sua triste sorte e ripensò ai bei giorni trascorsi nella grande foresta, quando non sapeva apprezzare i doni della natura.
I mesi passarono veloci e un giorno alcune persone entrarono nella soffitta, presero l'albero ormai secco, lo tagliarono a pezzi e lo gettarono nel fuoco.
Avvolto dalle fiamme, l'abete bruciava consumandosi
rapidamente e di quando in quando mandava un crepitio doloroso. Ben presto quel vigoroso abete, che aveva sfidato i venti del bosco, non rimase più che un mucchio di cenere.
Bisogna sempre accontentarsi della sorte.

1 commento:

Anna-Marina ha detto...

nooo, questa non la faccio, mi dà tristezza