giovedì, ottobre 01, 2009

piante e dintorni

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il mandorlo

Chi ha la fortuna di abitare nella terra del sole, nello splendido sud della nostra penisola, nel mese di marzo può godere già di un sole caldo che dona forza alle piante e può perdersi in uno degli spettacoli più emozionanti e poetici del mondo: la fioritura dei mandorli nella splendida cornice della Valle dei Templi.
Quasi ovunque le piante da frutto sono in fiore, ma il mandorlo, per le sue caratteristiche, ha un potere magico veramente particolare.
Il mandorlo, infatti, è il primo albero che fiorisce a primavera, quindi è diventato simbolo della rigenerazione della natura e del ritorno della bella stagione.
E' anche simbolo di fragilità perchè i suoi fiori sono molto delicati e sensibili alle gelate primaverili.

Come molte altre piante, troviamo il mandorlo protagonista di un mito. Pausania riporta la storia di Agditis, un ermafrodito nato dal seme di Zeus caduto a terra mentre dormiva.
Dionisio lo fece evirare e dai genitali di Agditis caduti a terra nacque un albero di mandorlo, che fiorì e fruttificò. Sangaride, la vergine figlia del dio fiume, raccolse una mandorla e se la mise in seno. Per questo rimase incinta.
Da questo mito si evince che la fecondità portata dal mandorlo è indipendente dall'unione sessuale.

Filtro d'amore
In un litro di grappa mettete a macerare 200 grammi di mandorle dolci, la scorza di un limone, 5 grammi di noce moscata, 5 grammi di anice stellato, 10 grammi di semi di finocchio, 5 grammi di cannella, 5 grammi di pepe nero e 10 chiodi di garofano. Lasciate in infusione per 40 giorni, quindi filtrate.

2 commenti:

valeria ha detto...

ma allora sei proprio una strega!

trillina ha detto...

@ Valeria: ebbene, sì!