Tanti anni fa era stato noleggiato prima, acquistato poi per Valeria e Valentina.
Hanno imparato a suonare, non sono diventate pianiste intendiamoci, ma credo
che quel poco sia stato sufficiente per rendere i loro animi ancora più delicati.
Ora, da parecchio ormai, hanno seguito il loro amore, non abitano più con noi
ed il pianoforte è rimasto chiuso, inutilizzato, accordato e riaccordato caparbiamente
come se da un momento all'altro qualcuno lo dovesse suonare finchè l'accordatore
mi ha detto che era del tutto inutile.
Oggi sono venuti a prenderlo, dopo aver chiesto il permesso ad ambedue, l'ho regalato
al Comune che lo metterà non so dove, ma almeno non sarà distrutto.
Mi è dispiaciuto un po' vederlo allontanare sul camion: un pezzo della della nostra
vita se ne andava...
Ora nello spazio vuoto rimasto nella nostro non eccessivamente ampio soggiorno
troverà posto una bella credenza ( rossa, spero): lo trovate prosaico? Anche piatti
e bicchieri hanno diritto ad un posto appropriato!
2 commenti:
hai fatto benisssimo, e anche se sono orgogliosa di aver ricevuto un'educazione completa sotto ogni aspetto, il pianoforte aveva bisogno di una vacanza... e tu di una bella credenza rossa! bacini
Mia mamma sta facendo la stessa cosa con il pianoforte di mia sorella, lo tiene lì come se servisse da un momento all'altro.
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