mercoledì, giugno 24, 2009

Retablo

"Retablo" è il titolo di un libro scritto da Vincenzo Consolo
che ho appena finito di leggere.
La parola "retablo" è di origine castigliana e con essa si indicano
in pittura sequenze di fatti miracolosi. Molto probabilmente
deriva dal latino: "retro tabula altaris" (tavola dietro l'altare).
Il protagonista narratore, un milanese dell'ultimo settecento
(e la prosa sembra proprio del '700) , che ha passione per l'antichità
classica, compie un viaggio in Sicilia e tiene un diario di viaggio
destinato alla donna amata, dona Teresa Blasco, la quale però, ed
il narratore lo apprenderà durante il viaggio, sposerà Cesare Beccaria.
Durante il viaggio conosce Isidoro, fraticello che abbandona il saio
per amore diRosalia, che lo accompagnerà fino alla fine: ambedue
follemente innamorati di due donne irraggiungibili.

Mi è piaciuto molto, anche se la prosa ha il sapore di quelle che
a scuola mi facevano dannare. Sa descrivere i personaggi
talmente bene che sembra di vederli ed i paesaggi, che conosco
per averli visti realmente, sono proprio come nella realtà.
Grazie a D. per avermelo consigliato: per sdebitarmi quest'estate
lo accompagnerò a Mozia e gli farò vedere "la strada sotto il mare"
Erice e Trapani.

1 commento:

valeria ha detto...

ehmmmm quando me lo presti?