domenica, maggio 31, 2009

L'italia delle "veline"

Oggi c'è una fatica che non si vuole più fare: si chiama educazione!
Oggi imperano le leggi che regolano la ricerca del figlio o della figlia
perfetti, dove conta ciò che appare, il corpo esposto e una certa
disinvoltura. La meta è raggiungere la notorietà e per essa non ci
si nega niente e si accetta tutto.
La cronaca, anche quella politica, in queste ultime settimane ne ha
dato ampi saggi.
Il modello delle veline, che viene esaltato non solo in molte trasmissioni
televisive e che è diventato un normale mezzo perfino per arrivare
alla politica, fa diventare adulte ragazzine che perdono l'innocenza
dell'età e che impostano la propria vita sull'emulazione e non più
sulla fatica di apprendere, di studiare, di costruire responsabilità.
I meccanismi li hanno costruiti gli adulti, loro è la regia, loro sostengono
un progetto che dovrebbe preoccupare: è normale che una madre
accompagni la figlia alle selezioni di "Amici" o del "Grande fratello",
sfogli il book con le sue fotografie, anche troppo disinvolte, e si
compiaccia: forse proietta sulla figlia il suo sogno segreto?
Credo che siano gli adulti a dover essere condannati: lo scandalo non
è nella trasgressione cui rimandano le foto, ma nella loro supposta
normalità. Lo scandalo è in chi sostiene il sistema delle veline,
meteorine e quant'altro, facendone un modello di vita e di successo,
o strumento di consenso, liquidando con rabbia chi pone la questione.
Ai nostri figli la televisione e una politica in cui conta solo come si appare
propongono ogni giorno una vita truccata, nella quale sparisce ogni
equilibrio tra regole e libertà, dove conta solo l'aspetto, meglio de sexy,
e non l'impegno, lo studio ed una seria preparazione.

1 commento:

Aliza ha detto...

com'è tutto tristemente vero...
siamo una società agonizzante, avremo la forza di dare un colpo di reni e rovesciare la situazione??
avremo sufficente desiderio per riscattarci da questo andazzo che ci schiavizza??
lo spero tanto e nel mio piccolo io non mi adeguo...
ciao A