... razzismo?

Da Il Gazzettino: Venezia. Lega Nord: subito le ronde e “no” ai militari del Sud in Veneto Militari chiesti per vigilare sulle spiaggie, ma il consigliere del Carroccio Stival boccia l'iniziativa: «Meglio difenderci da soli»

VENEZIA (7 marzo) - Le ronde vanno bene, ma i militari, quelli provenienti dal Sud Italia, in Veneto la Lega proprio non ce li vuole. A ribadirlo con forza è il consigliere regionale del Carroccio Daniele Stival, dopo che alcuni sindaci avevano incece richiesto l'aiuto delle forze armate per monitorare le spiagge con l'avvio della stagione turistica. Il concetto è "meglio soli che sud-accompagnati", non tanto per una questione pseudo razzista, sia chiaro, Stival della Lega precisa infatti che se «nelle ronde volontarie ci sono meridionali», questi però «sono da anni integrati con la realtà locale». Viceversa, l'arrivo dell'esercito, sempre secondo Stival, «porterebbe nel veneziano meridionali che non hanno nessuna conoscenza del nostro territorio. Meglio a questo punto difenderci da soli». Anche sulle spiaggie. Già perché l'affaire militari del Sud è saltato fuori, non a caso, proprio con l'arrivo del sole e il mitigarsi delle temperature: a chiedere il supporto delle forze armate era stato, tra i primi, il sindaco di Bibione, Giorgio Vizzon, sostenuto dall'assessore municipale di San Donà di Piave, Oliviero Leo. I militari sarebbero stati impiegati anche per garantire la sicurezza sulle spiagge del litorale veneziano in concomitanza con l'apertura della stagione turistica. Insomma, sarebbe una faccenda di competenza territoriale e inserimento nelle varie realtà venete il motivo del "no" tanto deciso del consigliere leghista ai «militari meridionali che vengono a colonizzare il Veneto». E, nel frattempo, il Carroccio attende con ansia la pubblicazione dei decreti attuativi del piano-Maroni sulla sicurezza per far partire le ronde locali. Per l'esponente della Lega, «non c'è bisogno dello stato di guerra in Veneto, ma di più polizia per la sicurezza». No comment!