Vi propongo una ricettina ottima per la quale si possono usare anche verdure surgelate (riesco a trovare anche le fave) e, in questo caso, la preparazione sarà molto più veloce e pratica.
Zuppa di fave, piselli e carciofi
Piselli g 250
fave 200
carciofi 4
cipollotti 4
aglio 2 spicchi
prezzemolo, olio, brodo vegetale
pane casareccio 4 fette
Disponete i crostini in quattro piatti fondi, cospargeteli con del pepe macinato e irrorateli con dell’olio. Versate in ogni piatto la zuppa di fave, piselli e carciofi bollente cosparsa di prezzemolo tritato e servite immediatamente.
Esse venivano impiegate nelle antiche celebrazioni mortuarie romane, ed anche gli antichi greci, prima dei romani, ne fecero uso per questa ricorrenza.
Ma perché proprio le fave? Sembra che fossero le prescelte per il colore del loro fiore, che è bianco, ma maculato di nero, (ed il nero, che è il simbolo del mistero, è molto raro tra i vegetali), e pare che le macchie siano disposte a forma della “tau” greca, la prima lettera della parola “tànatos”, cioè morte.
1 commento:
Che meraviglia questo post: una ricetta buonissima, un fiore mai visto, una notizia curiosa! Ecco perchè qui a Venezia ci sono le fave dei morti.....Ciaoooooo
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