Balanzone
ll Dottor Balanzone è un costume tipico di Bologna; è una maschera che rappresenta un personaggio pedante e brontolone; spesso parla tanto e non conclude niente, ma è anche dotto e sapiente.
Procede imperterrito nei suoi discorsi senza spaventarsi delle colossali baggianate che dice.
Gianduja
Gianduja è originario di Caglianetto, in quel di Asti, è una maschera popolare torinese nata nel 1798. Gianduia, deriva dall'espressione piemontese "Gioan d'la douja", che vuol dire Giovanni del boccale. Questa maschera, prediletta dai piemontesi, deve il nome a una precauzione politica: fino al 1802, infatti, l’avevano chiamata Gerolamo, ma quell’anno, ai primi del nuovo secolo, i comici pensarono bene di ribattezzarlo per evitare che si potesse scorgere allusione al nome di Gerolamo Bonaparte, parente dell’imperatore.
Ha tutte le buone qualità di un popolano piemontese, ma è caparbio e sospettoso, se non vede chiaro in quanto gli accade intorno.
Gianduja è un galantuomo, con buon senso e coraggio che ama il buon vino, la buona tavola e l'allegria. E' proverbiale la sua distrazione.
La
filastrocca
di
Gianduja
Giacca
marrone,
panciotto
giallo
Porto i colori del pappagallo;
Porto i colori del pappagallo;
Calzoni
verdi,
calzette
rosse,
Col vino mi curo tonsille e tosse.
Col vino mi curo tonsille e tosse.
Naso
paonazzo,
cappello
tricorno
Son Gianduia perdigiorno.
Son Gianduia perdigiorno.
Se
non
vi
basta
il
cappellino
C'è la parrucca col codino.
C'è la parrucca col codino.
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