sabato, febbraio 21, 2015

Bon ton



Recentemente, chiaccherando del più e del meno durante una bella serata, siamo giunti a parlare di buona educazione, di rispetto degli altri, delle buone maniere: tutte cose che, a mio parere, in questi anni si sono un po' dimenticate e molti sono diventati dei veri barbari.
E così passando da un argomento all'altro siamo arrivati a parlare di Monsignor Della Casa, autore del manuale di belle maniere Galateo overo de' costumi,  forse troppo datato per i nostri giorni (prima metà del '500), e della molto più attuale Donna Letizia con il suo "Saper vivere"(Colette Rosselli, è stata una scrittrice, illustratrice e pittrice italiana, e, a metà degli anni cinquanta,  tenne  una rubrica di bon ton sul settimanale Grazia).
D., ovviamente, era in possesso del libro e così per il resto della serata ci siamo divertiti a leggere alcune pagine, constatando come le cose non sono poi così cambiate negli ultimi cinquant'anni.



I bambini

I maleducati

Una giovane signora, che mi aveva invitata con altre amiche per il té, mi descriveva, indignata, le pessime maniere dei bambini di una sua cognata: maleducati, prepotenti e, soprattutto, impossibili a tavola.
Mentre lei si sfogava, suo figlio - quattro anni - tuffava le dita nella crema di una meringa e se ne impiastricciava il viso.
Ogni tanto la madre s'interrompeva per rivolgergli un distratto rimprovero di cui, beninteso, egli non teneva conto.
E io ne deducevo quello che leggendomi ne deducete anche voi, cioè che i bambini maleducati sono sempre ahimé, "quelli degli altri".

da "Il saper vivere" - Donna Letizia

1 commento:

Gianna ha detto...

Maleducati ora, maleducati allora ...