venerdì, novembre 14, 2014

piante amiche

La castagna


La castagna veniva consumata già in età antichissime (ci sono testimonianze anche nell' Antica Roma), diventando in molti casi uno dei prodotti principali dell'alimentazione, sia per la sua somiglianza a livello nutrizionale con il riso e il frumento, che per la facilità  di reperirle . Inoltre, nella credenza popolare, alla castagna sono attribuite proprietà terapeutiche per problemi allo stomaco e al fegato.
La castagna è un frutto (in realtà il vero frutto è costituito dal riccio che le contiene, le castagne ne sono il seme) molto usato in gastronomia, sia per preparazioni dolci che salate (in questo caso si usa generalmente come ingrediente per raffinati ripieni). 
La castagna è molto digeribile ed è consigliata in casi di anemia e inappetenza; grazie all'abbondante  presenza di fibre sono molto utili per la funzionalità dell'intestino. In virtù della presenza dell'acido folico la castagna è anche consigliata in casi di gravidanza in quanto quest'ultimo è in grado di prevenire l'insorgere di alcune malformazioni a livello fetale. Essendo ricche di minerali le castagne sono particolarmente indicate per chi soffre di stanchezza cronica, per chi deve riprendere le forze dopo l'influenza e per bambini ed anziani; il potassio è utile per rinforzare i muscoli, il fosforo collabora alla costituzione del tessuto nervoso, lo zolfo è antisettico  e disinfettante, il sodio è utile alla digestione, il magnesio agisce sulla rigenerazione dei nervi.
Grazie alla presenza di vitamina B e di fosforo, le castagne contribuiscono al mantenimento dell'equilibrio nervoso e, grazie alla presenza di zuccheri, possono costituire un alimento alternativo per i bambini allergici al latte.
Le castagne bollite hanno 130 calorie, le caldarroste 190 e quelle secche 290.
Il castagno è una pianta tipica delle regioni mediterranee, in Italia particolarmente dell'Appennino.
Le castagne si raccolgono in autunno, ma se volete conservarle fino a dopo Natale, lasciatele immerse in acqua per qualche ora, poi fatele sgocciolare e asciugare per 12 ore e infine mettetele in un contenitore con sabbia. In questo modo resteranno intatte per alcuni mesi.
Un mio amico le congela e le utilizza, dopo averle scongelate, come fresche.


Rollè di tacchino ripieno di castagne


Fesa di tacchino aperta
Castagne,
Cipolline,
Brodo vegetale, Pancetta, Rosmarino
Vino bianco

Pulite le castagne (il numero varia a seconda delle porzioni) e tritatele, lasciandole in pezzettini non troppo piccoli. Parallelamente fate scaldare l'olio nella padella e, quando è ben caldo, fate rosolare la pancetta. Una volta dorata, le cipolline,il rosmarino e l'alloro. Una volta aggiunti gli odori inserite le castagne che avete tritato e continuate a mescolare a fuoco lento, versate un po' di vino bianco per sfumare. 
  Prendete la carta da forno e mettete la carne fra due sfoglie. Per una migliore riuscita battete la carne quanto più potete: questo, oltre a renderla più morbida, vi agevolerà il compito di farcirla. Una volta che avete steso per bene la fetta, versateci sopra il ripieno quindi arrotolate il tutto e legatelo con lo spago da cucina. 
Posizionate il tutto in una casseruola e aggiungete olio d'oliva e vino e fate cuocere a fuoco lento.  Una volta che il vino è evaporato, versate un po' di brodo vegetale caldo e lasciate andare.  Ogni tanto dovrete versare nuovamente del brodo, per non lasciare che si secchi.  Il tutto dovrà cuocere per una mezz'oretta abbondante, sempre a ritmo molto lento.  Tagliate quindi il tacchino a fette e impiattate, condendo il tutto con le cipolline e, se volete, con qualche bacca di ginepro.  Per quanto riguarda il vino, sicuramente è d'obbligo un rosso.
 

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