domenica, febbraio 23, 2014

poesia







Le sei del mattino.
Ho aperto la porta del giorno ci sono entrato
ho assaporato
l’azzurro nuovo nelle finestre
le rughe della mia fronte di ieri
sono rimaste sullo specchio

sulla mia nuca una voce di donna
tenera peluria di pesca
e le notizie del mio paese alla radio

vorrei correre d’albero in albero
nel frutteto delle ore

verrà il tramonto, mia rosa
e al di là della notte
mi aspetterà
spero
il sapore di un nuovo azzurro.


Nazim Hikmet

1 commento:

Anna-Marina ha detto...

Ecco, io mi alzo alle sette e venti del mattino, dopo aver sentito alla radio le notizie del paese....un disastro....poi mi guardo allo specchio....una disperazione, quindi corro fra casa e scuola...."ed è subito sera". Vorrei l'ottimismo di Nazim Hikmet.