sabato, settembre 14, 2013

piante amiche


Le carline 
(Carlina acaulis)

Tutti conosciamo la bellezza di queste piante, simili ai cardi, spesso senza fusto: sembrano dei piccoli soli e abbondano nelle zone montane e submontane della nostra penisola.
Utilizzate, spesso, per composizioni floreali molto decoratie, hanno anche proprietà medicamentose: la radice é un tonico-stomatico.
Si raccoglie in autunno, la si fa seccare e l'infusione si beve contro l'inappetenza, l'atonia delle vie digestive, gli stati febbrili e l'influenza.
Le carline sono parenti prossime del carciofo e si possono mangiare allo stesso modo, cogliendo i capolini prima della maturazione e dopo aver tolto le foglie più lunghe.
Molto buono il cuore crudo : il suo sapore é simile a quello delle nocciole e, nelle valli di montagna, viene chiamato " il pane degli alpini": se volete provarlo, però, attenti alle spine.
Il nome sembra derivare da Carlo Magno che si illuse di usare la pianta come medicinale durante una pestilenza dei suoi soldati nei pressi di Roma: un angelo gli disse di tirare una freccia e la pianta su cui  sarebbe caduta, sarebbe stata la pianta miracolosa.
Si fa anche l'ipotesi che il nome derivi dalla parola carduncolos (diminutivo di cardo ) per la somiglianza con le piante del genere “Cardo”
Il nome specifico acaule deriva dalla morfologia della pianta: priva di caule (= fusto).

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