Mirtillo nero (Vaccinium myrtillus)
È un arbusto alto fino a 60 cm che cresce in maniera diffusa nella penombra dei boschi a mezza collina nell'emisfero Nord.
Il nome botanico è Vaccinium myrtillus e fa parte della
famiglia dell'erica. Produce frutti blu viola commestibili e ricchi di
antocianine che gli conferiscono la tipica pigmentazione.
Appartenente alla famiglia delle Ericacee, il Mirtillo fiorisce in
primavera e fruttifica nei mesi di luglio e agosto.
Il nome deriva da "Mirto": albero sacro dell'antica Persia, quasi simile al mirtillo, mentre "Vaccinium" per alcuni deriva dal termine latino "baccinium" a indicare la natura
dei frutti a bacca prodotti da queste piante, mentre per altri si riferisce ai bovini che ne brucano le foglie.
I mirtilli sono
conosciuti fin dall'antichità. Infatti fu studiato da Dioscoride (I sec. d.C.) che ne consigliò l'uso nelle dissenterie. Sia i Romani che i Galli
usavano tingere in rosso le tuniche degli schiavi proprio con le bacche
del Myrtillus. Comparve negli erbari del Rinascimento e, più tardi nelle Farmacopee come antidiarroico.
I mirtilli hanno proprietà antiemorragiche, sono molto utili per combattere i radicali liberi
e risultano particolarmente benefici per la vista, soprattutto in
condizioni di luce scarsa. Le sostanze contenute in questi piccoli
frutti, infatti, favoriscono e aumentano la velocità di rigenerazione della porpora retinica.
Il mirtillo nero, inoltre, risulta particolarmente adatto per combattere l’insufficienza venosa,
un rallentamento del flusso sanguigno che causa un ristagno di sangue
nella parte inferiore delle gambe. Per prevenire e contrastare questa
patologia il mirtillo risulta molto utile soprattutto perchè contiene
una serie di acidi organici, zuccheri, tannini, pectina, mirtillina,
antocianine, vitamine A, C e B. Tutti questi principi, infatti, vengono
considerate sostanze che proteggono e apportano beneficio al
microcircolo capillare, soprattutto perchè contribuiscono a rendere resistenti ed elastici i capillari e le pareti dei vasi sanguigni.
Il mirtillo nero, inoltre, è utile anche in caso di diarrea,
infiammazione di bocca e gola (in questo caso sottoforma di decotto),
ritenzione idrica, emorroidi, dismenorrea, disturbi alla vescica e ai
reni.
3 commenti:
Touche. Solid arguments. Keep up the good spirit.
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Potresti mettere la traduzione del precedente commento!
Comunque, in Sardegna ho vari cespugli di mirto e ne ho raccolti un bel po' per fare il mirto (ovvio) vediamo come viene.
Mirto, non mirtillo....l'ho capito!
@ Anna-Marina: Il commento in inglese è stato pubblicato per sbaglio. La traduzione di Google è la seguente: "Touche. Argomenti solidi. Mantenere il buon spirito. Ecco la mia pagina web blogspot". ????
Per amor di precisione, ho parlato di mirtillo e non di mirto: sono due cose diverse. Se vuoi il prossimo post lo faccio sul mirto. Ciao
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