il tartufo nel passato
Tra i numerosi tesori naturali che la nostra terra ci regala, il tartufo è uno dei più preziosi.
Le prime notizie sul tartufo compaiono nella Naturalis Historia, di Plinio il Vecchio.
Nel
I secolo d. C., grazie al filosofo greco plutarco di Cheronea, si
tramandò l'idea che il tubero nascesse dall'azione combinata dell'acqua,
del calore e dei fulmini.
Giovenale spiegò
che il " tuber terrae" nacque grazie ad un fulmine scagliato da Giove
vicino ad una quercia, e, dato che Giove era famoso per la sua attività
sessuale, al tartufo da sempre sono attribuite qualità afrodisiache.
Le virtù afrodisiache del tartufo sono citate in molti trattati e le troviamo anche nelle memorie di Casanova.
Crostoni di polenta e funghi al tartufo
fette di polenta gialla
funghi misti
3-4 porcini secchi
olio al tartufo
olio extravergine d'oliva
sale,
aglio,
prezzemolo,
peperoncino
Preparare la polenta
e prima del termine della cottura aggiungere 2 o 3 cucchiaini di olio
al tartufo e lasciare cuocere ancora un po', quindi mettere la
polenta a raffreddare in una teglia quadrata, precedentemente inumidita.
Preparare i funghi trifolati con un po' d'olio, uno spicchio d'aglio, un po' di prezzemolo e un pizzico di peperoncino.
Quando la polenta sarà fredda, capovolgerla su un tagliere e tagliare delle fettine di spessore di circa 7-8 mm.
Arrostire le fette di polenta su una piastra di ghisa bollente,
lasciandole cuocere circa 10 minuti per lato.
Adagiare la polenta arrostita in una teglia antiaderente e mettere su ogni fetta di polenta un cucchiaio di funghi trifolati.
Infornare per 10 minuti a 180°.
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