lunedì, novembre 12, 2012

miti e leggende

La leggenda dell'uva
Moltissimi anni fa la vite non produceva grappoli d’uva, era una pianta ornamentale come tante altre.
Al centro di un piccolo orto cresceva una bella vite ricca di rami e di foglie.
Questa magnifica pianta riceveva in abbondanza la luce del sole e ne traeva un grande beneficio, infatti
i rami della vite si allungavano sempre di più sopra i seminati dell'orticello e li coprivano con la loro ombra. L’ortolano si preoccupava:
- Anche le piantine hanno bisogno di sole - diceva tra sé. - E' necessario che io poti la vite-.
In un giorno grigio e nuvoloso, l’ortolano tagliò con energia i rami più lunghi della bella pianta e tolse le foglie più grandi dagli altri rami.
La vite ne soffrì e pianse.
Quando scese la sera, un usignolo si posò delicatamente sopra un  ramo della vite e cominciò a cantare per confortarla.
Il canto era così dolce, che la pianta provò una sensazione di benessere e pianse di commozione.
Le sue lacrime si impregnarono di dolcezza e rimasero lì, sui rami come piccole perle.
La notte lentamente si dileguò e all’apparire del giorno il sole avvolse la vite con i suoi raggi tenui e tiepidi.
Allora, come per incanto la pianta sentì scorrere in se una linfa nuova.
Le sue lacrime, belle come perle, cominciarono a trasformarsi in piccoli frutti: i primi chicchi d’uva.
Un venticello scherzoso passò rapidamente tra i rami della vite e riunì i chicchi d’uva in grappoli più o meno grandi.
Il sole a poco a poco li maturò.


1 commento:

Anna-Marina ha detto...

Questa la faccio in classe, bella!