Dorsoduro
Parrocchia dei Gesuati
La leggenda narra che nel palazzo di fronte al Ponte abitavano sette sorelle, delle quali sei
erano molto belle e una, Marina, piuttosto brutta.
Frequentava la loro casa un giovane aitante barcaiolo, che dopo qualche tempo si ammalò:era come se avesse lasciato da loro tutte le sue forze, tanto da non poter più partecipare all'imminente regata.
Egli attribuì la malattia a un sortilegio operato su di lui dalla settima sorella, quella brutta, che di fatti cercava sempre di evitarlo.
Quella stessa sera, era il venerdì santo, sapendo Marina sola in casa, decise di andare da lei per vendicarsi, ma, quando fu sul ponte, si fermò a meditare su quanto stava facendo e proprio allora vide, attraverso i vetri della finestra, Marina pregare in ginocchio davanti a un Crocefisso.
Istintivamente levò gli occhi al cielo e scorse sei piccole stelle fiammeggianti disposte a formare un carro e una settima stella più piccola e fioca che le precedeva. Tuttavia mentre le sei stelle fiammeggianti andavano perdendo splendore fino a scomparire del tutto, l'altra rimasta sola diventava sempre più vivida.
Rimosso ogni proposito di vendetta, entrò in casa e scoprì che non solo Marina non aveva praticato alcuna malia, ma anzi, era segretamente innamorata di lui e, in quel momento, pregava di morire al posto suo.
Ovviamente la storia finisce con il matrimonio tra i due e la vittoria alla regata del giovane barcaiolo ormai guarito.
Da allora il ponte si sarebbe chiamato a ragione "ponte delle Maravegie".
Liberamente tratto da "I nizioleti raccontano" di Paolo Piffarerio e Pietro Zanotto
2 commenti:
Ma, ma dico io: siamo sicuri che la più bruttarella si chiamava proprio Marina?
Ci sono passata proprio l'altro giorno. Non conoscevo l'origine del nome, anche se a Venezia ogni angolo ha una storia.
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