domenica, maggio 30, 2010

Enrichetta

Mia sorella Marina sta dedicando un post a ciascuno di noi fratelli (siamo 5), oggi è toccato ad Enrichetta, la più piccola, che ha 14 anni meno di me. Oggi lei è una severa insegnante di scuola media, molto brava ed impegnata e ha ben tre figli meravigliosi. La ricordo appena nata, pelosissima e molto paciocca, e, vista la differenza di età, mi rivedo con lei sul letto cambiarle il pannolino per portarla fuori. Sempre così assetata di libertà (io) approfittavo di tutte le occasioni per uscire, anche scarrozzarmi una sorellina che magari sul più bello si metteva a piangere e mi costringeva a tornare a casa. Marina racconta di come l'addormentava raccontandole favole (anche Valeria amava le sue favole, credo che siano i più bei ricordi della sua infanzia), ma i miei ricordi sono un po' differenti: ricordo estenuanti serate seduta a terra con la testa appoggiata sul cuscino di Enrichetta, la sua mano nella mia, e la mia speranza che si addormentasse presto per poter andare a leggere uno dei miei amati libri. Aspettavo, aspettavo, poi, quando sentivo il respiro cambiare ritmo, lentamente mi allontanavo senza nemmeno alzarmi, piano, piano, centimetro dopo centimetro...macchè alzava la testa e mi chiedeva:"dove vai?". Uffa!
I ricordi non sono molto chiari, forse Marina ed io avevamo stretto un patto: una sera tu, una sera io!

6 commenti:

Unknown ha detto...

che bello ricordare...anch'io ricordo tante cose della mia infanzia con la mia sorellina, compreso quando prima di addormentarsi cantava e contava a voce alta... che bei ricordi!

Valentina ha detto...

Mmmm sono colpevole, lo ammetto! Io ho tutti ricordi belli. Forse il più caro è il gabbiano che viveva sopra l'armadio, di cui Valeria mi raccontava le storie e i viaggi. Che bello...

Gianna ha detto...

Almeno i ricordi sono tutti nostri...

Aliza ha detto...

ma guarda io ho avuto la stessa esperienza con mio fratellino Luca, il 5°, di 18 anni meno di ne. Mi ha commosso il tuo racconto. Mi sono tornati alla mente i pomeriggi assolati della mia giovinezza. Mia mamma mi diceva: "mentre sbrigo la cucina tu porta a letto tuo fratello" io che sempre avevo un libro che mi aspettava spiavo il suo addormentarsi e quante volte la scena che hai descritto è capitata a me...che grande bene è la famiglia. un bacione

Anna-Marina ha detto...

Allora, anch'io ricordo quando la mamma mi metteva nel suo lettone perchè Enrichetta si addormentasse mano nella mano, ma probabilmente questa era la fase 1, poi è subentrata la fase 2, appunto, le storie. Forse ci turnavamo e ciò mi pare assolutamente giusto e umano. Prossimamente racconterò la fase 3: i giochi "giù".
Ora vorrei sapere, però, cosa intendi quando dici "sul più bello", potresti essre più chiara? Ah ah ah!

trillina ha detto...

mah, mi è venuto così. A quell'epoca tutto era bello: sul più bello poteva essere che magari ero appena arrivata a salutare gli amici, o avevo appena cominciato un "lento" con il ragazzino carino, o era appena cominciato "Bandiera Gialla" alla radio....non so, so che con lei in carrozzina ho fatto chilometri. Baci