mercoledì, marzo 17, 2010

piante e dintorni

http://www.erbe.altervista.org/photo/img1/anice_20.jpgAnice verde

Utilizzato nell'antico Egitto per insaporire i cibi, per le sue proprietà curative  nonché per la realizzazione di particolari profumi, l'anice divenne poi per i romani l'ingrediente essenziale per alcuni dolcetti che venivano offerti al termine degli abbondantissimi pasti per facilitare l digestione.
Lo stesso Re Sole, innamorato dell'aroma inconfondibile della piantaa, ne ordinò la coltivazione in molti punti dei giardini di Versailles.

E’ una pianta aromatica originaria dal mediterraneo orientale dove ancora cresce spontaneamente, è una delle spezie più antiche ancora in uso tanto che è citato anche nella bibbia!
La pianta ha degli steli cavi che possono raggiungere i 70cm con dei fiori biancastri in cima divisi in numerose ombrellette che accolgono i frutti.
Questi frutti sono dei grani duri dal sapore leggermente dolce e speziato di forma ovale e lunghi 0,5 cm.
Spesso ci si confonde quando parliamo di questa spezia poiché ci sono numerose specie che hanno un sapore molto simile: il finocchio (anice dolce), l’aneto, il carvi (anice bastardo), e il cumino (anice finto).
 L’anice vero e proprio invece proviene da una specie chiamata anice verde (Pimpinella anicetum) che, come le altre, fa parte della famiglia delle Ombrellifere.

Contiene un olio essenziale che contiene una sostanza definita "anetolo", alcune resine, flavonoidi, fitosteroli, cumarine e fitocumarine, mucillagine e zuccheri.

Serve contro i disturbi intestinali (elimina l'eccesso di gas). Possiede anche attività antisettica ed antispasmodica del tubo digerente.
Serve contro tosse e catarro.
Favorisce l'allattamento.

Si utilizza come tisana dopo i pasti per favorire la digestione e contro il meteorismo.
In cucina: i frutti dell'anice, spesso erroneamente definiti "semi", si utilizzano per rendere le pietanze più digeribili e per aromatizzare focacce, pasticcini, pane.

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