mercoledì, ottobre 10, 2007

il piacere di un libro

Mi chiedo come sia possibile che molti ragazzi di oggi, ma anche di ieri, impegnati a chattare, a mandarsi messaggi e navigare in internet si perdano uno dei piaceri più grandi di cui si possa godere: il piacere della lettura.
Un piacere semplice, facile: c'è una scelta vastissima, non costa molto (se non vuoi comprarlo,vai in biblioteca). Un libro si porta ovunque, ti aiuta ad ingannare il tempo nelle attese interminabili
alla stazione, dal parrucchiere, in sala d'attesa. Ti aiuta a riempire ore di solitudine; ti aiuta ad isolarti se vuoi restare solo in mezzo alla folla.
Quando ne ho uno nuovo, comprato o regalato, lo tengo lì per qualche giorno, senza aprirlo, guardandolo, soppesandolo, assaporando il momento in cui comincerò a leggerlo.
E' bello sapere che sul comodino ne ho una pila ed aspettare il momento buono per soddisfare il mio desiderio. Così, magari quando finalmente tutti dormono, le voci tacciono, mi immergo nel mio libro del momento e leggo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

si si ti capisco,eccome! probabilmente anche in questo il DNA ha avuto la sua importanza:anch'io amo leggere e non sai quanto mi rilassi farlo. un bacino V

Anna-Marina ha detto...

come sempre devo scrivere due volte il mio commento prima di riuscire ad inviarlo..
Ti ricordi quando, bambina, mi lasciavi come un baccalà ai piedi del letto, con il dito sull'interruttore, pregandomi:
-Non spegnere, arrivo al punto.
Quanti punti da quei lontani, ma pur sempre vicini giorni!....